Oggi tocca raccontarvi la mia transpelmo.
Si parte dalle 6 a Vedelago per andare a Forno di Zoldo, tutti rilassati xké i pettorali sono gia stati ritirati il giorno prima da una coppia di socie ke sono state su per il weekend.
Arriviamo dopo le canoniche 2 ore di macchina, siamo in una bellissima valle circondati dai due giganti il pelmo ed il civetta. Le socie xo' nn si vedono.. Quando ormai manca mezzo'ra alla partenza ci chiamano che sono ferme con l'auto in panne ad Alleghe. O mio dio!
Andare ad Alleghe sono 20 minuti. Andare e tornare nn ce la facciamo. Terrore!
Andiamo alle iscrizione,spieghiamo l'accaduto, e miracolosamente ci forniscono 11 pettorali alternativi previo pagamento di cauzione. Evviva. Si stempera la tensione.. Ci dirigiamo coi nuovi pettorali alla partenza!
Un paio di top del mio gruppo si portano avanti in griglia.. Io onestamente preferisco stare con i simpatici a metà gruppo... Pochi minuti e si parte.
Mi accorgo subito ke siamo in tanti ... Troppi ... Facciamo un giretto di quasi un km tutti amassati su erba e asfalto.. Sorpassandoci con difficolta.poi il sentiero si inerpica.. Le gambe vanno e la salita non è mai stato un problema.. Scavalco gente ke è un piacere anche se il sentiero presto in single track limita la mia azione.. Il sottobosco in cui corriamo e molto umido e con funghi (giuro di averne visti di buoni) e fango. Tanto scivoloso fango. Nei tratti in cui è molle hanno messo delle passserelle di legno. Ma correre su legno infangato è difficile e molto scivoloso. Rischio un paio di volte di cadere e sono fuori dall'acquitrino. Ora il sentiero diventa sassoso con cespugli attorno.Corriamo affianco a suq maestà il Pelmo che si mostra come una parete verticale di roccia; mi chiedo dove-come lo scavalcheremo...
Il sentiero dopo un prato acquitrinoso si inerpica rapidissimo verso la parete rocciosa. Ora è tutto roccia attorno , procediamo incolonnati a buon ritmo verso la cima... Potrei spingere anche di più qui ma superare fuori sentiero è "complicato". Sempre più verticale e sempre più stretto il sentiero ci conduce in degli stretti cordoli che percorriamo tenendoci per una fune di acciaio sullo strapiombo e siamo sulla forcella. 2500m.Tira un'aria freschina qui e io sono in canotta ma proprio qui c'è il ristoro con the caldo. Ne bevo quattro bicchieri. Ora mi aspetta la discesa.. È tuttto un ghiaione che cede ad ogni passo facendo sprofondare i miei piedi anche di 30 cm in mezzo a sassi e sabbia. Non riesco a capire come affrontarlo e molti mi superano... Poi la discesa rallenta e ne approfitto per vuotarmi le scarpe che si erano un po riempite di sassi. Riparto e subito trovo ancora giaione.. Ma lo affronto meglio. Poi comincia il saliscendi e poi nuovamente salita ancora su bosco.. Recupero un po di posizioni e poi nuovamente discesa boscosa... La mia preferita,vado a cannolo, rischio di "spetasciarmi" ma nn mollo.. Sento le voci dell'arrivo e ne ho. Mi butto (farò l'ultimo tratto a 4'15) e arrivo.Chiudo con un buon 2h53'.
Molto bella come gara anche se troppo affollata..se uno vuole correrla in libertà bisogna partire molto avanti.Era la mia prima sky race e devo dire che preferisco i trail più verdi che grigi. È anche molto tecnica ed insidiosa .. Molti infortunati a bordo sentiero con caviglie gonfie e qualche crampo. È stato bello vedere come sono migliorato nella gestione globale della gara ed essere riuscito a non cadere.
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