TrailDolomitica 2017: A premio!!

Padola, 7:10 del mattino. Giro attorno alla chiesa e su un comodo prato parcheggio la mia amata C4. Stamani levataccia alle 4:30 per portare i miei a fare un viaggio, regalo di anniversario, e poi per partecipare a questa ecomaratona 42km D+2150!

Vado subito a prendere il pettorale e a recuperare il pacco gara. Incontro subito Federico e Stefano, amici del runningforum, che stanno al caldo a chiaccherare...  loro faranno la breve di 22km. Li lascio presto però, e mi vado a preparare e a rifare colazione. Ho bisogno di caffeina perché dopo 2 ore di macchina sono un po' rinco...

La colazione mi rimette abbastanza in piedi, merito anche di un cornetto alla marmellata eccezionale!

È ancora presto e mi metto al sole, sulla scalinata della chiesa, ad attendere il via. Lo ammetto, ho sbirciato la classifica dell'anno scorso e so che c'è la possibilità di andare a premio. Premiano i primi 20 e l'anno scorso il ventesimo ha chiuso in 5h e 20, un tempo che dovrebbe essere alla mia portata.

Perso nei sogni podistici, arrivano presto le 8 e 30, mi metto sotto al gommone e ritrovo Federico. La partenza sarà abbastanza affollata visto che si parte assieme, pettorali gialli per i 22, verdi per i 42.

Alex Geronazzo, grande speaker di queste manifestazioni, ci dà il via e comincia la rumba.

Mi butto a pesce nei primi km che so essere molto veloci, e con parecchia discesa attorno a Padola e alle sue frazioni. Poi si partirà per una lunga salita e voglio stare abbastanza su per non restare imbottigliato.

Al quarto km circa, mi riprende Federico che avevo staccato alla partenza... mi dice che sto correndo troppo. Lo so che sto correndo forte, ma trovo ironico che me lo dica avendomi ripreso, anche se corre sulla metà della mia distanza. Lo lascio andare avanti, ma tengo comunque un buon ritmo e dopo poco comincia la salita vera. Saranno 10 km di continua salita da qui, 1200 mt slm fino alla sella del quaterna' a 2400mt slm... Una bella tirata insomma.

La salita è dura, ma non durissima, a tratti riesco a correre e la interpreto in generale piuttosto bene. Dopo un primo tratto nel bosco usciamo in cresta, da una parte si vedono le dolomiti italiane, la classica catena dolomitica, girando la testa dall'altra parte c'è l'Austria... noi corriamo dritti in mezzo, tra le vacche, puntando la croce che sovrasta la sella del quaterna'.

Arrivo alla sella, ristoro, bevo parecchio che comincia a fare caldo. Mi dicono che sono nei primi 20... dentro di me comincio a crederci.

Mi lancio sulla discesa dal quaterna', non sono un drago in discesa ma questa è corribile e sono molto migliorato. Vado che è un piacere. So che mi aspettano ben 10 km di discesa e qui devo tenere, sennó addio premio.

La discesa cambia e ritorniamo sul bosco, un bosco molto umido, metto un piede su un sasso bagnato, scivolo, mi sbuccio un ginocchio, impreco e riparto.

Scendo veloce veloce, non perdo alcuna posizione, il che mi rasserena, ed arrivo a Passo Monte Croce (1636 slm). Ristoro, mi dicono che sono diciottesimo e che mi aspetta una bella salita.

Sto correndo in completa solitudine da diversi km, e ad ogni ristoro vengo accolto da grande entusiamo... mi danno consigli.. veramente molto gentili.

Risalgo di buona lena verso il Pian della Biscia (1949 slm), la salita è ripidissima, ma relativamente breve. Mi è congeniale e  sono presto di nuovo in discesa.

Vado via veloce ma temo di essermi perso, indicazioni non ce ne sono e la strada mi viene sbarrata da un fil di ferro. Non vedo altre vie, né indicazioni... Che faccio?

Decido che vado dritto. E scendo sempre di più, faccio un km, poi due, indicazioni ancora zero! Do per certo di essermi sbagliato ormai!

Mi fermo, giro il pettorale dove ho l'altimetria, guardo il suunto. Ad occhio il prossimo rifugio dovrebbe essere 50 metri più giù. Ok, continuiamo a scendere, e se ho sbagliato tornerò a Padola e amen.Invece dopo 500-600 metri ecco il ristoro 6 (Rif.Lunelli 1568 slm). Mi dicono che sono 18esimo e che mi aspetta l'ultima salita.

Questa salita la soffro parecchio, è molto poco continua, un sali - scendi ruvido che non riesco a fare con forza come dovrei. Un trailer mi raggiunge e mi supera...

E vabbè, sono un po' scarico, mi prendo una barretta Laura-made e sospiro.Cerco di tenerlo, ma niente... se ne va.

Fatico ancora un km o due, ma supero un trailer (non quello di prima) , mi rifaccio coraggio e arrivo al ristoro di Pista Campo. Mi vedono e mi incitano a tagliare per il prato... Effettivamente l'erba è tutta pestata ed è un toccasana per le piante dei piedi. Arrivo al ristoro, mi dicono ke sono ventesimo. I conti non mi tornano ma tant'è. Mi dicono, è tutta discesa, vai a Padola in un attimo

.

Mi convinco, bevo e riparto come un caccia correndo sull'erba a fianco pista e poi sull'asfalto. Sento lo speaker, vedo la chiesa, ma mi ci fanno girare attorno.  Ormai sono alla fine e vado di pura spinta, mi guardo dietro, non c'è nessuno, ma spingo come una bestia... tutto, ma farsi sorpassare allo sprint proprio no. Eccolo il gommone. Arrivo. 5h e spiccioli. Geronazzo dice:" Eccolo! 20esimo per l'atletica Vedelago ... Saretta Daniele" . Subito arriva Federico a farmi i complimenti. Io ancora non ci credo, chiedo al cronometrista che mi conferma.

Grande la gioia! Mando whatsapp a tutti! Laura, i miei, Luca che doveva essere qui con me, ma non ha potuto, il gav del bosc e i matti dell'armata.

Alla fine quindi chiudo a premio, per inciso pasta e birra artigianale, ma una soddisfazione monster!

La gara è molto bella, percorso molto panoramico, vario e mai noioso. Tante mucche ;-).  Ristori adeguati, a parte l'ultimo quasi inesistente . In compenso grande pasta party con anche salsiccia e patatine.

Unica pecca, il percorso andrebbe balisato molto di più. Io ho perso sicuramente 5 minuti per il timore di aver perso il percorso ed anche altri mi hanno raccontato di esser tornati indietro e aver avuto dubbi.

Un grande saluto infine a Federico (grande settimo sulla corta) e Stefano che mi hanno tenuto compagnia pre e post, in attesa della premiazione!