Sono passati due mesi e mezzo, sono nuovamente papà, ma la voglia di andar per boschi m'è rimasta!
Perciò sono qui a S. Rocco di Tretto, Schio (VI) a sfidare nuovamente il Summano, su per uno dei sentieri più belli su cui ho corso, le creste. Gara di 20KM, D+1550. Breve e peperina.
Vado a recuperare il pettorale e mi preparo, selfie artistico e poi mi fiondo al bar e faccio colazione. Mi sento come quando tanti anni fa tornavo a scuola dopo le vacanze, quel misto di gioia e timore...
Come l'anno scorso sono arrivato fin troppo presto e attendo qualche faccia nota. C'è molta Padova qui, GTR, UTR e Limena Run faranno metà dei 350 partecipanti!! Ne conosco alcuni e quindi chiacchiero con Barbara e Morgan, poi mi raggiunge anche Mauro e insieme attendiamo il via.
Alle 9:00 si parte, 300 - 400 metri d'asfalto e poi si comincia a salire. Si parte con un bel sentiero sottobosco e via via si inerpica, bello costante. Vado via regolare, attento a non strafare che il TDA non si è ancora del tutto ripreso. Mi sento bene e, nonostante il traffico, guadagno qualche posizione. La salita diventa più impervia e si esce dal bosco su sasso e pietra verso la prima cima, il monte Braxome.
Ci arriviamo e poi giù veloci per il sentiero del raccordo che ci porterà sul sentiero delle Creste. La discesa qui è poco tecnica e vado velocissimo fino al cambio delle staffette. Siamo a metà gara, dove saluto Barbara, ironica mi accoglie con un ironico 'eccoeo queo che dovea ndar pian!'.
In realtà non sto spingendo più di tanto e, sapendo che di salita dura ci saranno non più di 4 km, comincio a dare gas. Ora c'è la salita che mi piace di più, varia e tecnica verso Cima Summano.
Dopo un primo chilometro mi attraversa la strada un bellissimo camoscio: scende veloce lui e io salgo di buona lena, buttando lo sguardo a destra e a sinistra ammirando i panorami che si aprono.
Non è facile superare durante questa salita, ma qualche posizione ancora la rubo. Mentre affronto l'ultimo tratto della salita al Summano della musica rieccheggia nel sentiero, raggiungo la fonte: è Federica Boifava che, in piedi sopra una roccia, suona il flauto traverso.
Arrivo sul Summano e si parte con una discesa feroce e tecnica, molto difficile per me, ma mi impegno: vediamo se a forza di trail sono migliorato. Dopo un po' la discesa si addolcisce, poi addirittura un pezzo di asfalto. Capisco che si deve dare tutto, siamo alla fine.
Il sentiero ora è un su e giù di un paio di km, mi è molto congeniale e vado a tutto gas. Piccola salitina e poi ristoro, n n mi fermo neanche e neppure cammino, dritto come un fuso. Poche centinaia di metri e sbuchiamo all'arrivo, dove vedo nuovamente Barbara che cerca, invano, di farmi una foto.
Arrivo in 2h e 22, 3 minuti in più dell'anno scorso, persi tutti nella prima parte dove mi sono un po' gestito. Comunque 45esimo assoluto in una gara da velocisti di questo tipo per me non é male.
Mi sono divertito parecchio, su un percorso che è molto bello come mi ricordavo. Buoni anche gli gnocchi e il clima festaiolo che si respira sempre qui.
E niente ragazzi, il Cimbro è tornato, si ricomincia a ballare.
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