E' il 6 di gennaio, e per una volta non è il giorno della Befana, è il giorno della Corsa della Bora, Sentiero 1. 57KM D+2630 nel Carso.
Sono le 3:20 del mattino e tutto trafelato faccio colazione. Alle 3:50 Giorgio mi aspetta a Musano per andare a Trieste. Due parole e siamo in strada, alla volta di Sistiana , vicino a Trieste. Dove ci attende il Bora Bora Village e da dove prenderemo la navetta verso Pesek da dove partirà poi la nostra traversata "carsica".
Alle 5:30 siamo a Sistiana e recuperiamo il pettorale, andiamo a cambiarci. Incontriamo subito StefanoG , che deluso ci racconta il suo ritiro dalla 164KM, che è partita ieri, dopo "soli" 100KM. A ruota arriva anche Mauro a rincuorarlo.
Ricomposto il trio del Gran Raid, io, Giorgio, e Mauro, come allora prendiamo la navetta e in circa mezz'ora siamo alla partenza. La partenza è un gonfiabile di fronte ad un albergo, sotto al cui tendone attendiamo di entrare in griglia evitando di stare al freddo. Giornata sgombra, ma freddina, siamo sotto lo zero. Ma si scalderà.
Alle 7:30, si parte stranamente in discesa e subito comincio a guadagnar posizioni, il percorso è scorrevole, una mulattiera, qualche saliscendi, un guado, niente di impegnativo sul serio e ne approfitto per scaldarmi un po'. Passiamo più volte il confine Italia-Slovenia in questo tratto.
Poi ci infiliamo in una pista di downhill, non credevo fosse così divertente correrci su, ma è tutto un ripidissimo su e giù, veloce e senza difficoltà tecniche. Salto anche il primo ristoro, sono in palla, sete non ne ho, sto bene.
Intorno al 15esimo comincia la salita vera, duretta e quasi dolomitica, un po' esposta e sul ghiaione. In questa fase passo diversi corridori della 164, che hanno già più di 100km sulle spalle e, anche se in molti casi li vedo affranti, li incito e gli faccio i complimenti.
La discesa successiva è tecnica e veloce, sul ghiaione, sono molto in palla e faccio anche diversi sorpassi in questa fase.
Poi si sale ancora, con un altro paio di runners formiamo un simpatico trio e assieme arriviamo a salire e percorrere finalmente il sentiero S1 che, in cresta, aggira tutto Trieste.
Siamo oltre il 23esimo chilometro, viaggio a circa 6'50 al KM, mi aspetta un tratto di saliscendi piuttosto lungo fino al ristoro del 34 esimo km. Ora siamo in cresta e il panorama è meraviglioso, abbiamo spesso a portata d'occhio il golfo di Trieste e ogni volta la vediamo da angolazioni diverse mentre entriamo e usciamo dalle pinete.
Arrivo al ristoro di Opicina, al 34esimo, il trio nel frattempo si è ridotto ad essere un duo, ma abbiamo più o meno tenuto il passo e sono già soddisfatto di quanto fatto finora.
Esco dal ristoro, facciamo un paio di girigori, un sottopasso e... Mi trovo un muro di persone davanti che camminano, anzi sono ferme, e bloccano il sentiero. Non mi capacito, ma qualcuno dell'organizzazione mi fa notare che ho beccato la partenza della 21k, la s1half che condivide gli ultimi 21 km di gara.
Ora, psicologicamente è una mazzata: mi accodo e cerco di camminare, ma vorrei correre, vedo la media sul suunto che si alza e comincio a mordere il freno. Il sentiero è in salita e single track, difficile superare. Lo faccio comunque quando posso. Alla fine riesco a correre bene dopo due o tre kilometri, la media è già vicino ai 7 al km, i miei due colleghi si sono rassegnati e li ho lasciati indietro, inghiottiti dal muro...
Ricomincio a spingere bene e ci riesco anche abbastanza, ma i partecipanti della 21 sono tanti e superandoli dal fondo, ne trovo spesso che mi fanno da tappo.
Arrivo al 48 esimo, ultimo ristoro. Come il precedente è fornito di ogni ben di Dio: salmone, wurstel, prosciutto alla griglia... Roba più da magnalonga che da trail. Come sempre per me the, coca e tanta frutta che sennò chi arriva!?
Riparto 12km, dislivello quasi completato, parto dal ristoro con l'idea di recuperare, di tirare con le energie residue una bella volatona.. La media è di poco superiore ai 7 al Km, sto ancora messo bene.
Raggiungo un collega della 57 anche lui intruppato da Opicina e insieme cerchiamo di alzare il ritmo.
Non abbiamo fatto i conti però con le peculiarità del tracciato. Prima discesa tecnica, con corde a guidarti e salti. Poi arrivati in spiaggia, non si corre, come pensavo sulla spiaggia, ma sugli scogli! Si zampetta, salta, letteralmente da uno scoglio all'altro per circa un paio di km.
Usciamo dalla spiaggia e siamo a PortoPiccolo. PortoPiccolo è un gioiellino, un quartiere su un piccolo porto recentemente costruito. Lo attraversiamo e saliamo, ora siamo alla fine lo so, 2 km di salita che giuro vorrei correre tutta, ma ce la faccio solo a pezzi: mi fermo un paio di volte e faccio qualche decina di metri al passo e poi riparto. Maledetti finali in salita.
Ecco passo la macchina, giriamo intorno al campo ed infilo il tappeto rosso, do il 5 allo speaker ed arrivo.
6h 48, 36esimo assoluto.
Poi aspetto i miei compagni, per una volta, e devo dire che è bello vederli arrivare soddisfatti delle loro performance.
Condividiamo un veloce e gioioso terzo tempo che si fa' tardi e si vola a casa.
Molto soddisfatto della mia prova, ero un po' arrugginito e chiudere 57km a 7'12, beh dai è un bell'iniziare questo 2019.
Gara molto molto bella, tecnica e corribile insieme. Un percorso originale che merita l'esperienza da solo. Ristori epici e una signora medaglia! Siamo pure stati baciati da una giornata strepitosa, soleggiatta e fresca.
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