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La corsa della bora by night

È il 9 gennaio 2021,sono le 22, fa freddo e tira un vento di bora. Alzo lo sguardo. A circa 500 metri, ho di fronte il castello di Miramare.. 


Io e Franz ci giriamo, subito il vento ci sferza il volto; vediamo che si sta partendo e ci avviamo di buon passo verso la start line. Sarà un notte lunga, fredda e ventosa, d'altronde siamo alla corsa della bora!

Abbiamo deciso di correrla assieme io e Franz: lui è un po' infortunato, ha una caviglia che lo tormenta, e vuole solo godersela! Godersela è un bel programma pure per me che non gareggio da un anno. Quindi eccoci qui, pronti per correre tutta la notte, farsi 80km e 2500 d+ affrontando un windchill a -7°C.

Corriamo sul lungomare di Trieste controvento, poi, dopo circa un paio di km, si sale, viottoli e scalette, e nel giro di qualche km siamo già in mezzo ai sentieri del carso.

Da subito il buon Franz piazza un buon ritmo di salita, pure troppo: io andrei anche più piano, che 80 son lunghi, ma Franz lo conosco, ha la partenza boost! Cerco di tenerlo senza scoppiare e arriviamo in cima all'Obelisco. Cerco qualche panorama, ma niente, non si vede niente!  E appena si esce fuori subito il vento ti urla di tornare nel bosco. 

Scendiamo veloci, prossimo obiettivo la mitica punzonatura, al km 20 circa. Il sentiero è veloce e rilassante, ne approfitto per scambiare due parole con Franz, così magari va più piano, inciampo e pata-pum, cado a terra. Che mona!
Vaben, sembra tutto a posto.

Altri due km e ricasco, mentre guardo l'orologio...   Scherzo con Franz sulla mia scarsitudine e arriviamo alla punzonatura. 
 
Io e Franz punzoniamo subito prima di una certa Canepa (sì, quella che ha vinto l'UTMB!). Le faccio i complimenti, "ti seguo su Facebook", le dico. "E io ti seguo qui" risponde lei. Seee figurarsi! Ci passa saltellando allegramente come andasse a raccogliere margherite dopo due secondi...

Si va di mangia e bevi, abbastanza veloce, tra sentieri e strade bianche. Cado nuovamente, ancora inciampando come un cretino, devo stare attento! Ho entrami i gomiti e entrambe le ginocchia tumefatti! 

Adesso saliamo, una coppia di salite inframmezzate da una rapida discesa, prima della base vita. Subito in salita sento un 'anticipo' di crampo alla coscia, così rallento: Franz allunga un po' e poi mi aspetta. 
Tutto sotto controllo, la coscia si calma, scendiamo e risalimo e poi giù al rifugio Premuda. Base vita. 

Io vado al sodo e penso a mangiare... Non ho cenato e cerco una banana anti crampi. Franz si butta alla ricerca della sua borsa di cambio. Io decido che sto bene così, correndo non ho freddo, anzi forse un pelino caldo, ma quando siamo sventagliati sono felice di esser ben coperto.

Purtroppo le borse sono tutte alla rinfusa e Franz sta diventando scemo per trovare la sua... Io bevo perché così posso andare dentro al rifugio, dove è caldo, ma mi fanno stare solo pochi minuti, per le nome Covid. Così faccio in - out un po' di volte mentre aspetto che Franz completi il pit stop, finalmente ha trovato la borsa.

Ripartiamo consci che il grosso è andato, Franz manda avanti me per quella che dovrebbe essere l'ultima salita seria. Ma in realtà è meno dura di quel che sembra e siamo presto su. Ora è più o meno tutta discesa. Una lunga discesa.

Puntiamo al ristoro del 57 km, morale alto e passo buono, la strada la 'conosciamo' visto che siamo in parte sul percorso della 57km fatta l'anno scorso.

Eccoci, beviamo un po' e ripartiamo: il buio è meno fitto, l'alba si sta avvicinando. Proprio qui rischiamo di perderci, la strada è ben indicata, ma noi siamo stanchi e manchiamo una freccia. Torniamo indietro e ci ributtiamo in discesa per poi risalire su una strada asfaltata in mezzo a guglie di roccia spettacolari: finalmente un po' di panorama da vedere!

Ultimo ristoro. Vedo Franz un po' stanco, anche io lo sono. Il percorso è fin troppo corribile e abbastanza monotono.  Si sale leggermente e nelle salite camminiamo. Ci sta. 

Passiamo per la grotta azzurra, prima volta che la vedo, nulla di che. Non arrabbiatevi triestini, ma ce ne sono anche sui colli asolani grotte così! Beh, quasi!

Discesa e si corre, 'veloci' per quel che si può, ormai sentiamo l'odore dell'arrivo. Non siamo andati male, dalla base vita ci ha passato solo un russo che obiettivamente aveva un altro passo...

Arriviamo al campo sportivo, solito giro morto. Lascio che Franz vada avanti, voglio che arrivi davanti a me. Ha fatto un garone con una caviglia a mezzo servizio. Se lo merita. Ma niente, arriva sulla linea del traguardo e mi aspetta... e vabbè, tagliamo il traguardo assieme. 

Abbiamo fatto gli 80km 2500d+ in meno di 11 ore, chiudendo in 30 e 31 posizione. Anche troppo bene nonostante il clima terribile.

Organizzazione ottima, hanno fatto un sacco di sforzi per farci correre, nonostante il Covid. Solo le navette erano troppo affollate, per il resto 0 assembramenti. Anche il balisaggio buono, un po' largo, ma il vento potrebbe aver influito.
Il percorso invece mi è piaciuto poco, molto più bello il giro classico dei 57km,  questo molto più monotono.
Che dire, è bello poter essere un ultra trailer anche nel 2021, e nonostante il freddo e la bora, lo dico sempre, noi che facciamo queste cose, siamo dei privilegiati!!

 











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