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Due Rocche 2018


Gara di "casa" oggi!
Pettorale ritirato con larghissimo anticipo, mi presento bello rilassato a Cornuda. Ed è subito un chiacchierare con i compagni del GAV e con gli altri trailers... In men che non si dica mi trovo in griglia.



Difficile dire come mi sento: da una parte sono carico a molla, mi piace il percorso, mi piace la gente,  mi piace tutto della Due Rocche. Dall'altra parte ho una gamba sinistra indolenzita sia a livello di coscia che di caviglia. Niente di grave eh, ma son sempre 48 da fare...
Com'è o come non è, si parte, solito primo km controllato e poi la macchina apripista si stacca e ci lascia a sudare.
Si comincia subito a salire verso il Sulder e l'osservatorio Marocco, di solito il punto di arrivo dei miei allenamenti asolani.  Appena raggiunto l'osservatorio si fa un po' di cresta e poi si scende verso la Villa di Maser.
Vado piuttosto bene e non cerco di spingere tanto, che non vorrei bruciarmi...
Mi passa Fabio, mio compaesano. Anche l'anno scorso mi passò qui, ma riuscii a beccarlo prima della fine.

Arriviamo al primo ristoro, ai piedi della Villa di Maser e mi fermo a bere. Non mi sono portato acqua nello zaino, ma ho studiato i ristori. Se salto questo il prossimo è al 20esimo e il clima si sta scaldando rapidamente.. Non mi pare intelligente! Mi fermo e bevo abbondantemente.
Diversi mi passano tra cui la prima e la seconda donna, mentre io bevo e li guardo critico.
Riparto e si riprende a salire per quel sentiero 'basso' che collega Maser ed Asolo, solitamente non lo faccio mai, ma devo dire ke ha il suo perché.
Si arriva ad Asolo e poi si scende veloci per l'asfalto verso Villa Razzolini, ristoro dei 20 Km . 
Recupero svariate posizioni e arrivo al ristoro tra la prima e la seconda donna. È impressionante vedere l'agonismo con cui si studiano. Stanno pochissimo al ristoro e ripartono e per tutta la salita verso la Rocca mi godo il loro continuo controllarsi.

Ad Asolo centro ribecco Fabio e scambiamo due parole. Gli faccio i complimenti, sta tenendo un ritmo indiavolato. Ai Quatro Pass, settimana scorsa, mi ha preceduto e ora siamo appaiati dopo 25km di corsa trail intorno ai 6 al km, tanta roba.
Lo stacco sugli scalini della Rocca sperando di fare un bel giro in cima, ma è anche questo anno in restauro. E vabbè, mi butto sulla discesa, il "next point" lo conosco benissimo: S. Giorgio. 
Ricordo che l'anno scorso avevo sofferto sta parte, saliscendi in mezzo alla gente della camminata storica, allora mi impegno e tengo il ritmo.
Arrivo alla chiesetta, affollatissima! Do uno sguardo giù alla pianura, splendidamente illuminata dal sole e scendo verso le miniere di Monfumo.
La discesa verso le miniere è scorrevole e per alcuni chilometri corro da solo. Alle miniere incontro un ragazzo, Nicholas (una faccia già nota, ma non ci siamo mai presentati). Deve aver fatto una brutta caduta, gli hanno fasciato un braccio, ma corre bene. Con lui fino alla fine sarà un continuo scambiarsi di posizione, ma anche di incitarsi a vicenda sui tratti più duri.
Passiamo le pittoresche miniere tra acqua e sassi e poi saliamo.  Da qui comincia per me la parte più intensa della Due Rocche: le salite e le discese alla Due Rocche non sono mai lunghissime, ma dalle miniere in poi aumentano di frequenza ed intensità.
Arrivo in località Beccaccia, dove si corre in un bosco facendo un avanti-indietro prima di salire costeggiando le trincee del Fagarè. La salita è forse la più dura della giornata, ma la tengo bene. La discesa è invece molto carina, l'ho fatta di sera con Marco e Duilio del GAV, e in un attimo sono giù. Sono a Cornuda.
Ora sono al 40esimo circa ma ci sono ancora due salite, la Rocca di Cornuda e la collina Bedin. 
Ormai sia io che Nicholas siamo un po' cotti e la salita ci taglia le gambe, in qualche modo arriviamo in cima, io prima di lui. Davanti alla rocca c'è il ristoro ma anche una marea di gente: fa un caldo becco e sono assetato. Riesco a farmi servire un bicchiere di coca e riparto.

Scendiamo con non poco disappunto tra la marea di gente che scende la Rocca, con difficoltà riusciamo a passare e facciamo arriviamo nuovamente a Cornuda. Anche l'anno scorso c'era tanta gente su questa discesa, ma quest'anno è un incubo.
Beh ormai siamo giù, giriamo attorno alla collina prima di salirla, io sono ormai ai minimi termini: fa caldissimo, ho sete che al ristoro praticamente non ho bevuto e sono scoppiato ormai!
Scendo la collina, saranno due km di piano, ma, disonore, non ce la faccio a correrli tutti. Mi fermo 10-20 secondi a respirare! Nicholas mi incoraggia e riparto.
Vedo il cavalcavia, l'ultima salita; anche se questa viene facile, adesso i camminatori si allargano e ti applaudono, ti senti forte ad essere arrivato qui. Scendo sullo slancio  e mi sparo l'ultimo rettilineo, guardo l'orologio e sono ben sotto i tempo dell'anno scorso. Mi avvicino al gonfiabile del traguardo e mi arrivano gli incoraggiamenti dei forumendoli, poi lo speaker viene avanti e mi chiede il 5, la stretta di mano.
Sono Arrivato! 
Mi mettono la medaglia al collo, esco dalla zona arrivo e subito vedo Diego e poi Laura e Luisa. Sono venuti a vedermi, prendendo il treno(! ), ci tenevo.

Mi riprendo un attimo e realizzo che ho fatto una ottima gara limando 11 minuti e arrivando 23esimo.  E sono con la mia famiglia; sono felice.


Nel dopo gara ci sbaffiamo la pizza tutti assieme e giriamo per gli stand salutando tanti amici che via via arrivano. Ritrovo anche Fabio, anche lui con la famiglia, gli chiedo come è andata e lui prontamente mi fa': "Non ti sei girato indietro vero? Sennò vedevi il fumo, che son scoppiato! ". Ci ridiamo su assieme.
Alla fine la Due Rocche è proprio una grande manifestazione, una macchina organizzativa eccezionale che ho visto paragonabile solo a qiella degli ultraberici.
Un appuntamento a cui è difficile non partecipare.

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